Il sistema immunitario umano è un’accumulazione del sistema molto complesso di numerose parti funzionali.

Per capire come gli impianti del sistema immunitario esso è essenziali per conoscere le parti funzionali ed il loro rolle nel sistema per questo lo elencheremo le parti funzionali e che rolle giocano nel sistema immunitario.

Il sistema immunitario umano è un’accumulazione del sistema molto complesso di numerose parti funzionali.

Per capire come gli impianti del sistema immunitario esso è essenziali per conoscere le parti funzionali ed il loro rolle nel sistema per questo lo elencheremo le parti funzionali e che rolle giocano nel sistema immunitario.

I principali componenti del sistema immunitario sono:

Anticorpi

antibody

Gli anticorpi (chiamati anche immunoglobuline o gammaglobuline) sono proteine con struttura a Y che rispondono a specifici batteri, virus o tossine grazie alla presenza di specifici antigeni e che sono prodotti da una sottopopolazione di globuli bianchi, i linfociti B. gli anticorpi sono in grado di legarsi alle tossine, inattivandole, e agli antigeni batterici o virali rendendoli individuabili per la distruzione e l’eliminazione. Gli anticorpi sono divisi in cinque classi e i loro nomi sono spesso abbreviati per comodità: ad esempio Immunoglobulina A è abbreviato in IgA. Le cinque classi sono costituite quindi da: IgA, IgD, IgE, IgG e IgM.

Midollo osseo

Il midollo osseo contiene i progenitori dei globuli rossi, dei globuli bianchi e delle piastrine. I globuli rossi, una volta formati nel midollo vengono convogliati nel circolo sanguigno. La maggior parte dei globuli bianchi invece raggiunge la maturazione in alter sedi. Il midollo osseo contiene quindi le cellule staminali precursori delle cellule del sangue; sono chiamate staminali perchè sono precursori di diversi tipi di cellule. A partire da una cellula staminale di possono ad esempio formare diversi tipi di globuli bianchi, a seconda della necessità.

Sistema del complemento

sistema_di_complemento

Se i microrganismi attraversano le barriere fisiche ed entrano nel circolo sanguigno, viene indotta un’attivazione “a cascata” di tutta una seri edi proteine chiamate proteine del complemento che li attaccano. Il sistema del complemento è costituito quindi da una serie di proteine sintetizzate dal fegato che circolano liberamente nel sangue. Le proteine del complemento sono attivate dagli anticorpi e collaborano con essi  causando la lisi delle cellule estranee e segnalando ai fagociti che c’è nesessità di rimuovere i “detriti”. A differenza degli anticorpi che sono moltissimi e sono specifici per un determinato microrganismo, il complemento è sostituito da poche proteine che lavorano in modo aspecifico.

Interferone

Human_Interferon

l’interferone è una citochina prodotta da varie cellule del nostro organismo, il cui compito è quello di creare segnali di attivazione tra le cellule. La produzione dell’interferone induce una risposta immunitaria che previene la replicazione virale e stimola la produzione di cellule Natural Killer (NK).

Citochine: sono molecole in grado di permettere una comunicazione tra le cellule del sistema immunitario che porta ad “orientarne” la risposta. Se l’invasore è un batterio o una tossina verranno prodotti determinate citochine che stimoleranno la risposta umorale (produzione di anticorpi); se l’invasore è un virus verranno sintetizzate alter citochine che indurranno la risposta cellulare.

Ormoni

hormones

Sono molecole in grado di influenzare la risposta immunitaria; alcuni la stimolano o ne stimolano una parte, altri la deprimono, steroidi e corticosteroidi deprimono la risposta immunitaria.

Milza

milza

La milza filtra il sangue alla ricerca di sellule estranee, ma ha anche il compito di rimpiazzare i globuli rossi vecchi. È un organo delle dimensioni di circa un pugno situato nell’area superiore sinistra dell’addome. Contiene due tipi di tessuto: la polpa rossa che ha il compito di eliminare i globuli rossi distrutti, e la polpa Bianca che contiene il tessuto linfoide. Diverse aree della milza si specializzano per la produzione di cellule immunitarie diverse. Quando i microrganismi vengono trasportati dal sangue nella polpa rossa, sono intrappolati dai macrofagi, un tipo di globuli bianchi

Timo

thymus

Il timo è localizzato nel petto, tra lo sterno e il cuore. È responsabile della produzione dei linfociti Ted è importante per la maturazione dei linfociti T.

Globuli bianchi

globulo_bianco

Globuli bianchi giocano un ruolo importante nel sistema immunitario. Si tratta di un insieme di cellule diverse che lavorano insieme con l’obiettivo di distruggere batteri e virus. Di seguito sono elencati i diversi tipi, nomi e classificazioni dei globuli bianchi che troviamo nel nostro corpo:

  • Granulociti (neutrofili, basofili, eosinofili)
  • Monociti – Macrofagi
  • Linfociti B
  • Linfociti T (helper, suppressor e killer)
  • Cellule Natural Killer
  • Plasmacellul

Gobuli bianchi sono anche chiamati leucociti. Agiscono come singole cellule indipendenti che possono muoversi con movimenti ameboidi e distruggere o fagocitare gli agenti estranei. La maggior parte sono prodotti nel midollo osseo a partire dale cellule staminali.

  1. Granulociti
    costituiscono il 50-60% di tutti i globuli bianchi; sono di tre tipi: neutrofili, basofili ed eosinofili. Il nome granulociti deriva dal fatto che, nel loro citoplasma, sono presenti granuli che contengono diverse sostanze chimiche, diverse a seconda del tipo di cellula, che hanno la funzione di “digerire” ciò che viene fagocitato.
  2. Monociti
    costituiscono circa il 7% di tutti i leucociti. Quando i monociti sono richiamati nei tessuti diventano macrofagi.
  3. Linfociti
    son oil 30-40% di tutti i leucociti. Sono i globuli bianchi che costituiscono le chiavi operative del sistema immunitario. Si dividono in linfociti B e linfociti T. I linfociti B maturano nel midollo osseo, mentre i linfociti T maturano principalmente nel timo. La maggior parte degli organi del sistema immunitario (organi linfoidi) sono coinvolti nella crescita, sviluppo e differenziazione dei linfociti. I linfociti viaggiano attraverso il circolo sanguigno alla ricerca di cellule estranee.
    I linfociti B producono anticorpi per attaccare i batteri. I linfociti T invece partecipano attivamente alla battaglia. I linfociti B lavorano attraverso gli anticorpi; migliaia di diversi linfociti B sono presenti nel sangue in ogni momento, ognuno “armato” di specifici anticorpi contro un particolare microrganismo, ma in piccole quantita fino a che non vi sia contatto con un particolare microrganismo. A quell punto i linfociti B si moltiplicano molto velocemente e rilasciano grandi quantità di uno specifico anticorpo destinato ad attaccare proprio quell batterio o agente estraneo. Il processo funziona in questo modo: quando un germe entra in collisione con un linfocita B, il linfocita innesca una selezione clonale per trovare il giusto anticorpo, quindi si moltiplica e si trasforma in plasmacellula, la cellula adibita alla produzione di anticorpi, che produrra anticorpi specifici in grande quantità per attaccare il germe in questione. Gli anticorpi si attaccano all’agente estraneo e fungono da segnale per i fagociti che lo inglobano e lo distruggono. Alcuni linfociti B continuano a riprodursi anche dopo la distruzione del microrganismo e diventano “cellule memoria” che, se l’infezione dovesse ripresentarsi, sono in grado di innescare la risposta immunitaria molto più velocemente.
    Linfociti T lavorano in modo un pò diverso. Dal momento che molti microrganismi, virus o parassiti, si nascondono all’interno delle cellule, il loro compito è quello di identificare e distruggere le cellule infettate. Ci sono tre tipi di linfociti T: helper, killer e suppressor. Helper e suppressor modulano la risposta immunitaria, i killer agiscono direttamente uccidendo la cellula. I linfociti T helper sono le cellule in grado di identificare le cellule infettate e di inviare il segnale di allarme. I linfociti T killer sono quelli che, una volta identificate le cellule, si muovono verso di esse e le distruggono. La chiave di riuscita di questo meccanismo è legata al fatto che le cellule infettate esprimono sulla superficie antigeni anormali. Quando i linfociti T helper entrano in contatto con queste molecole espresse sulla superficie e le riconoscono come non-self o come alterate, inducono la formazione di citochine che innescano la risposta immunitaria e portano alla distruzione della cellula. Tra i segnali indotti dale citochine specifiche vi è la proliferazione dei linfociti T killer che vanno a legarsi alla cellula e la distruggono. Come per i linfociti B, anche i linfociti T hanno alcune cellule che permangono per attaccare più velocemente le cellule nel caso in cui l’infezione si ripresentasse. Anche le cellule tumorali esprimono sulla superficie antigeni anormali e nello stesso modo vengono riconosciute e distrutte da un sistema immunitario adeguatamente funzionante.

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